Europa: la storia infinita del packaging

Il packaging ovvero gli imballaggi sono nuovamente in discussione. L’Europa su questo tema procede a passo di gambero. La Commissione Europea presieduta, da Ursula Albrecht sposata Von der Leyen, e il Consiglio degli Stati Membri stanno stravolgendo il documento uscito dal Parlamento Europeo, con un approccio fortemente sbilanciato verso la lotta alle confezioni monouso e a favore del riuso delle stesse, portando ad un sistema di ritiro e smaltimento del packaging che provocherà un aumento dei prezzi alle aziende produttrici ed ai consumatori. Una decisione che penalizza in modo particolare l’Italia.

L’eurodeputato Pietro Fiocchi (Gruppo Conservatori e Riformisti) spiega così situazione: “La strategia è quella di far passare degli emendamenti che consentano un approccio diversificato a seconda dei sistemi di imballaggio dei vari paesi. I paesi riciclatori (come l’Italia e il Belgio che hanno già ottenuto gli obbiettivi del 2035, al contrario di parecchi altri paesi che non sono neppure al 50%), dovrebbero continuare a riciclare, affiancando, dove fattibile, il riuso. Purtroppo l’Italia rischia molto per via della filiera del riciclo con oltre 100mila posti di lavoro e miliardi di Euro di fatturato”.

Un sistema che penalizza il nostro Paese che da oltre vent’anni ha imboccato una strategia basata sulla raccolta differenziata, riciclo dei materiali che ha prodotto ottimi risultati. Inoltre il tema del riuso tocca fortemente anche l’ambito sanitario con la diffusione delle infezioni e altre patologie da virus.

Un problema astioso che in Italia oltre a intaccare l’economia provocherebbe un aumento dei costi da una parte (tutti scaricati sull’utente finale) e un peggioramento dell’impatto ambientale, con uno sconsiderato aumento dell’utilizzo dell’acqua e dei detergenti. La discussione sul packaging in Europa non ha finora raggiunto gli obiettivi previsti, anche se l’intervento personale del Premier Giorgia Meloni con il Presidente del Consiglio Belga, che detiene la Presidenza di turno Europea, ha decisamente migliorato la situazione.

La discussione ai vertici Europei, detta Trilogo (tra Parlamento, Commissione e Consiglio), continua. Il lavoro fatto in questi ultimi mesi con tutte le delegazioni nazionali dovrebbero portare ad una soluzione di compromesso, con una serie di deroghe che consentano ad ogni paese Europeo di attivarsi secondo le proprie specificità. Ricordiamoci che l’obbiettivo principale è la riduzione dell’uso dei materiali nei confezionamenti con la conseguente riduzione del volume di rifiuti che vanno in discarica o negli inceneritori e una minore dipendenza dell’Europa da paesi extra-EU.

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